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Molini popolari riuniti: bilancio 2020 «oltre le aspettative»

L’utile netto è stato di 346mila euro per un patrimonio netto di oltre 15 milioni

PERUGIA – Dopo le assemblee separate con le elezioni dei delegati, si è svolta venerdì 28 maggio a Umbertide, nella sede della cooperativa, l’annuale assemblea dei soci della Molini Popolari Riuniti (Mpr) per la presentazione del bilancio 2020. Le assemblee si sono svolte in forma mista (presenza fisica e collegamento video) nel rispetto delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.

«Nonostante le notevoli difficoltà legate al contesto pandemico nel quale si è operato – ha precisato il presidente di Mpr, Dino Ricci –, il bilancio 2020 della cooperativa è positivo, con risultati che sono andati oltre le aspettative. Mai come nell’anno trascorso la nostra cooperativa ha fatto registrare un incremento del volume d’affari così rilevante (+9,40%), raggiungendo circa 74 milioni di euro con un cash-flow prodotto di oltre 2,2 milioni di euro. L’utile netto di esercizio è stato di 346 mila euro per un patrimonio netto di oltre 15 milioni di euro. I risultati del bilancio 2020 hanno determinato un ulteriore rafforzamento patrimoniale della cooperativa, migliorando tutti gli indicatori aziendali, mettendola in condizione di guardare al futuro con serenità». «Questi risultati – ha affermato Ricci – sono stati determinati da un aumento quantitativo di tutte le principali produzioni, ad eccezione della panificazione che ha scontato un calo dei consumi a seguito dei provvedimenti restrittivi imposti dall’emergenza sanitaria. L’impianto mangimistico di Pierantonio ha prodotto 1.160.000 quintali (+11,14%), l’impianto molitorio di Amelia ha trasformato 214.000 quintali (+14,78%) di grano tenero e i negozi Garden hanno avuto un incremento degli incassi del 14,42%. Molto positiva, poi, è stata la campagna autunnale delle semine (+20,25%). Questi risultati sono anche il frutto delle scelte fatte in questi anni sul versante degli investimenti finalizzati alla valorizzazione delle produzioni dei nostri soci e produttori agricoli in genere». «Qualche difficoltà è emersa nella panificazione – ha aggiunto Ricci – ma è in corso di superamento per effetto di nuovi rapporti commerciali che ci consentono di recuperare quanto perso nel 2020». «È proseguito anche in questo anno – ha confermato Ricci – l’impegno in direzione di un potenziamento della rete commerciale con l’obiettivo di valorizzare le nostre produzioni ma anche la nostra ‘distintività cooperativa’ che trova nella sicurezza alimentare, attenzione all’ambiente e controllo della filiera, gli elementi qualificanti del fare impresa».

«Il budget che abbiamo predisposto per l’esercizio 2021 – ha dichiarato Ricci – prevede una crescita ulteriore di circa 3,50%. L’obiettivo è un volume d’affari di circa 77 milioni di euro e prevediamo un risultato positivo della gestione caratteristica. Per il prossimo triennio abbiamo in programma un piano di investimenti per circa 10 milioni di euro che riguarderanno il completamento del programma di delocalizzazione, la ridefinizione sul territorio di strutture di stoccaggio cereali e servizi, nella logica di piattaforma al servizio di aree territoriali più ampie, e interventi nel comparto della panificazione sia sul versante strutturale che degli impianti produttivi». «È in fase di completamento – ha concluso Ricci – il programma di valorizzazione dei patrimoni aziendali non strategici che comprende anche l’area via della Repubblica. Nei prossimi mesi verrà elaborato un nuovo piano industriale 2021/2023 che individuerà le priorità annuali, le relative coperture finanziarie e l’evoluzione aziendale sotto l’aspetto economico, avendo chiaro in maniera imprescindibile la sostenibilità».

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