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«In nome dell’imam Qader l’Umbria rilanci una nuova stagione di dialogo interreligioso e multiculturale»

La nota di Tommaso Bori dopo la morte della «personalità di spicco e punto di riferimento del mondo islamico regionale e nazionale»

PERUGIA – «In ricordo e nel nome di Abdel Qader le istituzioni umbre rilancino una nuova stagione di apertura verso il dialogo interreligioso e multiculturale».

Lo afferma in una nota di palazzo Cesaroni il capogruppo Pd, Tommaso Bori, che lunedì mattina, fa sapere, si è recato all’ospedale di Perugia per «dare l’ultimo saluto all’Imam recentemente scomparso» e ha auspicato che «la sua eredità morale e il suo portato sociale possano continuare a dare frutti anche in futuro, per rendere l’Umbria una terra ancor più giusta, aperta e inclusiva». «L’opera di Qader, personalità di spicco e punto di riferimento del mondo islamico regionale e nazionale, che con generosità ha svolto la sua professione di medico, in prima linea, che lo ha esposto a tutto questo – ricorda Bori -, nel corso degli anni si è inserita nel solco della tradizione storica del multiculturalismo umbro, che ha reso la terra di Capitini e San Francesco, uno dei luoghi simbolo del dialogo e della pace». «Ogni giorno che passa – aggiunge il capogruppo Dem – l’Umbria assume le sembianze di una società sempre più multiculturale, e proprio per questo, le istituzioni hanno il dovere di valorizzare al meglio questa ricchezza di culture, di colori, di lingue e religioni». «Questa è la sfida che attende tutti noi – aggiunge Bori – quella che Quader per primo ha perseguito nella sua vita, con coerenza e generosità, con l’obiettivo di lavorare per costruire una società più inclusiva e ricca di opportunità di crescita e sviluppo per tutti».

«In questo momento così delicato e difficile della storia regionale – sottolinea Bori – in cui gli effetti della crisi sanitaria si stanno risentendo a tutti i livelli, cresce anche l’importanza di favorire occasioni di dialogo e di educazione interculturale, così come la necessità di potenziare le azioni di contrasto all’esclusione e alla discriminazione culturale, economica e sociale». «A nome del Gruppo Pd – conclude Tommaso Bori – giungano alla famiglia le più sentite condoglianze; la nostra personale vicinanza va anche alla figlia Sumaya che lo ha recentemente ricordato pubblicamente, consapevoli che continuerà a portare il suo esempio e suoi insegnamenti anche nell’impegnativo ruolo di consigliera del Comune di Milano».

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