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È morto Paolo Rossi, la moglie Federica: «Per sempre»

L’annuncio e il ricordo

PERUGIA – «Non ci sarà mai nessuno come te. Unico, speciale. Dopo te il niente assoluto». Addio Pablito. Addio eroe mundial.

Le parole della moglie, la giornalista perugina Federica Cappelletti, hanno scioccato milioni di italiani: Paolo Rossi non c’è più. Sconfitto a 64 anni da un male contro cui ha tentato in tutti i modi il gol vittoria, ma che purtroppo alla fine si è rivelato più forte di lui. Se ne va un mito, in grado di far ancora emozionare a 42 anni di distanza non solo chi le sue gesta al Sarrià di Barcellona o al Bernabeu di Madrid le ha viste in diretta tv: le emozioni di quel mondiale ’82 in Spagna, le partite epiche contro il Brasile di Zico e Socrates, l’Argentina di Maradona e la finale contro la Germania fanno parte di tutti gli italiani, e anche chi in quella torrida estate era poco più che bambino ricorda il papà o uno zio con la bandiera in mano a fare il tifo per gli azzurri.
Emozioni che Paolo Rossi ha regalato di nuovo qualche mese fa proprio a Perugia, con una mostra alla Rocca Paolina dedicata proprio a quel mondiale che fece il pieno di visitatori.
Pablito che a Perugia non ha trovato soltanto l’amore di Federica, da cui sono nati tre bambini, ma anche un passaggio importante della sua carriera di calciatore: fu il primo calciatore ad essere acquistato grazie a una sponsorizzazione sulle maglie di calcio. Estate 1979. Un’esperienza purtroppo finita non bene, a causa di una brutta storia di calcioscommesse da cui poi Rossi sarà completamente assolto. Ma poco dopo la vita gli restituirà il ruolo da protagonista che ha sempre meritato: tripletta al Brasile, doppietta alla Polonia e uno dei tre gol alla Germania nella finale consegnata alla storia anche dall’urlo di Tardelli e dal presidente partigiano Pertini che esulta in tribuna accanto al re di Spagna.
La notizia della morte, nella notte tra mercoledì e giovedì, ha fatto il giro del mondo in pochi minuti: tantissime testimonianze d’affetto anche da Perugia, dove Rossi continuava ad avere rapporti d’amicizia con tante persone.

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