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«Ridate agli anziani in Valnerina i servizi socio-sanitari essenziali. E fate presto»

Anziano al parco

Direttivo Spi-Cgil locale: «I tempi rischiano di essere talmente lunghi che le persone colpite dal sisma potrebbero non vedere la fine della ricostruzione…»

VALNERINA – Si è svolto a Norcia il Direttivo della Lega SPI-CGIL della Valnerina. Oltre all’approvazione del bilancio, a partire dalla relazione del Segretario Alessandro Vergari, si è discusso a lungo della situazione economica e sociale della Valnerina a 4 anni dal terremoto del 2016. Le persone intervenute e il Segretario Provinciale Mario Bravi hanno sottolineato l’esigenza di affrontare da subito alcuni punti fondamentali per evitare che il territorio della Valnerina sia stretto nella tenaglia tra “le persone senza casa” al momento del sisma e “le case senza persone” alla fine della ricostruzione.

«Infatti – scrive il sindacato in una nota – i tempi rischiano di essere talmente lunghi che la fine della ricostruzione rischia di non avere più di fronte le persone che ne sono state colpite. Quindi va contrastato lo spopolamento in atto, affrontando in maniera prioritaria l’esigenza di servizi sul territorio. In questo senso in attesa della ricostruzione dell’ospedale di Norcia si richiede immediatamente la riattivazione del servizio 118. Che dopo le 20 non prevede la presenza di u medico. Inoltre, la popolazione anziana che in Valnerina supera il 30%, richiede la presenza di specialisti in urologia, oculistica e geriatria. Tutte figure fondamentali che al moment sono del tutto assenti».

Lo SPI-CGIL della Valnerina e Provinciale di Perugia chiede alla Regione dell’Umbria una risposta immediata a queste «esigenze dei cittadini più anziani e non solo». Nell’apprezzare gli ultimi interventi del Commissario Straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, che «sembra in grado di velocizzare i tempi della ricostruzione pubblica e privata, chiediamo alle istituzioni risposte immediate sul terreno socio-sanitario».

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