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5G, diffusione e sperimentazione in Umbria: «Regione spieghi»

Fora (Patto civico per l’Umbria): «Nessuna demonizzazione, solo monitoraggio e prudenza…»

UMBRIA – Il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta regionale in merito alla tecnologia 5G, sulla sua «diffusione in Umbria e sulla sperimentazione». Con il suo atto ispettivo, Fora chiede all’Esecutivo di Palazzo Donini: «Se esistono comuni della regione che rientrano nella suddetta sperimentazione e quali sono; se prima di procedere con la sperimentazione e l’attivazione delle reti di quinta generazione della telefonia mobile in Umbria, la Giunta regionale ha previsto un’azione di verifica e di monitoraggio delle stesse d’intesa con l’Arpa».

Fora chiede inoltre «se si è valutato se la normativa regionale ricomprende le autorizzazioni per gli impianti necessari all’implementazione del 5G allo scopo di agire sul controllo e definizione puntuale del dimensionamento e posizionamento degli impianti di rete sul territorio regionale, passaggio fondamentale per tutelare tutti gli interessi in gioco, dal punto di vista sanitario, ambientale e infrastrutturale». E ancora: «Se non ritenga opportuno procedere alla ricognizione delle antenne presenti nel territorio regionale (quelle attive e attualmente autorizzate) e individuazione d’intesa con i Comuni e gli operatori cellulari delle aree comunali dove poter collocare eventuali nuove antenne che andrebbero a garantire i servizi di telecomunicazione in zone attualmente scoperte».

Fora chiede inoltre alla Giunta di sapere «se esiste un piano a livello regionale per gli impianti 5G di tutti gli operatori del settore, pur nella consapevolezza che la competenza sull’autorizzazione all’installazione degli impianti è affidata ai Comuni». Ed infine «se ritenga opportuno promuovere o favorire la promozione di incontri pubblici per la cittadinanza con esperti sulle tematiche inerenti la tecnologia 5G, e una campagna di sensibilizzazione alla cittadinanza sui rischi che un’esposizione alle radiofrequenze comporta e su come – nel limite del possibile – ridurla e in tal caso come e quando intende organizzarla».

Fora ricorda che «durante la campagna elettorale e anche più recentemente molti cittadini mi hanno rappresentato forte preoccupazione e disagio rispetto a questi impianti e alla loro installazione nella nostra regione. L’intento dell’interrogazione – precisa – non è ovviamente quello di demonizzare lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche, quanto quello di monitorare secondo un principio di ragionevole prudenza ciò che si sta realizzando in Umbria».

«La connessione ultraveloce ad internet e le connessioni tra oggetti di uso comune – spiega – sono un balzo in avanti nel futuro, che però comporta anche ricadute significative sull’esposizione della popolazione alle onde elettromagnetiche. Il dibattito scientifico in materia è molto vasto e gli studi non sono univoci anche in considerazione del breve tempo di verifica dei possibili effetti prodotti. La scarsa trasparenza rilevata nell’avvio del processo di sperimentazione non aiuta di certo a fare chiarezza e ha, anzi, contribuito a generare le legittime preoccupazioni delle popolazioni residenti».

Fora, in conclusione, ritiene che «l’acquisizione di questi dati e l’adozione dei comportamenti suggeriti nell’interpellanza da parte della Regione potrebbero favorire un clima di maggior comprensione e fiducia del fenomeno».

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