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Perugia, tutti pazzi per i capolavori del Seicento

La mostra “Luce, figura paesaggio” e i due finnissage del 22-23 giugno e 29-30 giugno

PERUGIA – Tutti pazzi per i capolavori del Seicento.  È davvero il caso di dirlo, visti i numeri della mostra “Luce, figura paesaggio”: circa 10 mila ingressi, per un progetto espositivo che avuto il merito di gettare luce sull’enorme patrimonio artistico del Seicento in Umbria, documentandone in maniera eccellente la ricchezza e la varietà.

In vista della chiusura, sono stati presentati dal professor Franco Moriconi, nella doppia veste di rettore e presidente della Fondazione per l’istruzione agraria di Perugia, e dalla curatrice professoressa Cristina Galassi, i risultati dell’evento espositivo inaugurato lo scorso 10 novembre dalla Fondazione per l’istruzione agraria, realizzato in collaborazione con la Regione, il comune di Perugia, l’Università degli Studi di Perugia, la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Fai Umbria, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e con il patrocinio della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e del Mibac – Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Tra le meraviglie dell’Orto Medievale di San Pietro, è stata anche presentata la nuova installazione di arte contemporanea intitolata “Il giardino delle rotelle mancanti” firmata dagli artisti Ornella Ricca e Pietro Spagnoli, che è stata collocata nell’Orto Medievale e che idealmente raccoglie il testimone della mostra sul Seicento, rafforzando il ruolo del complesso monumentale di San Pietro quale polo di attività culturali di alto profilo.

«Il successo della mostra è andato addirittura oltre le nostre più rosee aspettative – ha detto Moriconi – . Un simile risultato testimonia il ruolo di assoluto rilievo assunto dal polo museale universitario negli ultimi anni, grazie soprattutto all’attività del direttore del CAMS – Centro di Ateneo per i Musei Scientifici –  l’instancabil prof. Galassi, che ama unire la grandezza dell’arte del passato a quella del presente, con installazioni artistiche moderne come l’opera, di grande spessore artistico e sociale, presentata stamane. Occorre però ricordare che solo grazie alla collaborazione tra i diversi enti e istituzioni operanti del territorio, troppi per citarli qui tutti ma ai quali va il mio sentito ringraziamento, è stato possibile raggiungere risultati così importanti. Ad ogni grande quadro, però, occorre una cornice altrettanto fastosa: in questo caso essa è rappresentata dal meraviglioso complesso monumentale di San Pietro, e proprio ogg presentiamo anche gli avviati lavori di restauro del chiostro, frutto di uno sforzo certamente rilevante ma assolutamente necessario alla conservazione di un luogo così suggestivo, che tutto il mondo ci invidia».

La professoressa Galassi ha commentato in dettaglio i risultati di questi mesi di apertura della mostra: circa 10 mila ingressi, di cui circa settemila paganti, oltre 1500 biglietti ridotti e altrettanti in omaggio, 100 cataloghi venduti. Durante il doppio finissage previsto per la sua conclusione,  «Luce Figura Paesaggio oltrepasserà la significativa soglia dei diecimila biglietti staccati: un risultato straordinario per una mostra di studio e di ricerca intorno a un secolo, il Seicento in Umbria, sicuramente meno noto e indagato di altri. Un progetto che ha strategicamente unito le forze di numerose eccellenze del territorio attorno al Complesso monumentale di San Pietro in Perugia, una realtà museale che in pochi anni ha raggiunto standard di assoluto rilievo e che si pone ormai come punto di riferimento per la cultura cittadina, regionale e nazionale. Un ringraziamento va a tutti i professionisti che hanno lavorato con passione e dedizione per raggiungere questi risultati, in vista di nuovi e sempre più importanti progetti culturali. Possiamo già anticipare, ad esempio, il ritorno temporaneo, a settembre, da Budapest, di un bellissimo dipinto di Annibale Carracci che in passato apparteneva alla ricchissima raccolta di capolavori di San Pietro».

La Galassi ha concluso quindi invitando il pubblico al doppio finissage che segnerà il termine della mostra, nel fine settimana del 22-23 giugno e poi in quello 29-30 giugno, con visite guidate dalle ore 17 alle 18, oltre che aperitivi con degustazioni anch’esse gratuite nel Primo Chiostro realizzate in collaborazione con Benedicta Umbria, a partire dalle 19 e fino alle 21.

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