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Tra sanità e recessione, Umbria nella tenaglia della doppia crisi

L’analisi di Ulderico Sbarra, segretario generale regionale Cisl Umbria

di Ulderico Sbarra, segretario generale regionale Cisl Umbria
(riceviamo e pubblichiamo)

PERUGIA – Le vicende giudiziarie che stanno interessando la sanità umbra e di conseguenza la Giunta regionale, rischiano di produrre un danno peggiore di quello che dovranno accertare gli organi inquirenti.

Di fatto, mentre tutta l’attenzione si concentra sulle vicende giudiziarie, come una grande operazione di distrazione di massa, viene meno l’interesse per le altre vicende: in particolare per quelle legate al lavoro e alla produzione. I temi che anche in Umbria dovrebbero essere il fulcro dell’azione politico istituzionale, che invece è fortemente sottovalutato e ultimamente sopraffatto dalle pressioni elettorali. Di fatto, inchieste e vicende elettorali miste allo scarso interesse, alla fine, rischiano di creare un blocco delle attività di governo e di indebolire il sistema produttivo, peggiorando i già pochi e precari rapporti di lavoro e limitando il welfare e il servizio sanitario.

In questo contesto, al quale si aggiunge l’inasprimento della recessione nella zona euro (con inevitabili ricadute anche per l’Umbria), sta prendendo forma l’azione di distrazione di massa: le vicende di interesse pubblico e, in particolare, l’economia vengono sopraffatte dal gossip, dai pruriti, dalle vicende personali, da sentimenti di rivalsa. Il tutto viene derubricato allo scontro politico, perdendo così di vista, per l’ennesima volta, i problemi dirimenti per i quali la nostra regione viene collocata dall’Ocse tra quelle del sud Italia. Situazione che potrebbe peggiorare e non vedere risolti il problema della fuga di giovani e quello dello spopolamento del territorio.

Il rischio è che si potrebbe bloccare il percorso aperto con la Giunta (e condiviso dalle forze sociali ed economiche) di orientare le risorse della residua programmazione sui temi del lavoro e della produttività, come per importanti azioni migliorative sul fronte delle assistenze sanitarie da destinare ad anziani e più in generale ai cittadini. Passi in avanti compiuti nel tempo che rischieranno di essere vanificati, producendo ancora una volta un pericoloso arretramento dai rilevanti costi sociali.
Servirebbe senso di responsabilità da parte di tutti e impegno per l’interesse generale che non può che essere la nostra regione con i suoi giovani, donne e cittadini tutti. Quindi dobbiamo provare a non disperdere quanto si è costruito per correre dietro a inutili sentimenti di rancore o all’opportunismo politico.

Continuiamo ad impegnarci piuttosto sulle grandi sfide aperte come la ricostruzione, l’area di crisi complessa, le infrastrutture, le tante vertenze aperte, il ciclo dei rifiuti, l’energia, il credito: tutti temi che debbono essere tenuti nella massima considerazione e per i quali ogni ritardo porterà un costo da sostenere. Inoltre diventa fondamentale tenere alta l’attenzione sui fattori della legalità, dei diritti, dei servizi universali che, in un mondo del lavoro che si comprime ulteriormente, tenderanno inevitabilmente a peggiorare e a favorire il dumping contrattuale e il lavoro irregolare e precario, alimentando rapporti di lavoro sempre più scadenti, con rischi anche sul fronte della salute e sicurezza.

Dovremo quindi avere la forza di reagire alla doppia emergenza che si è determinata e non distrarci dai veri obbiettivi strategici che sono il lavoro, la produzione e, con essi, la tenuta di un welfare di qualità e delle importanti relazioni sociali, ancora vitali nella nostra regione.

Qui il video dell’intervento integrale di Ulderico Sbarra:

https://youtu.be/h8ezuv0LMkY


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