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Sequestrato un canile della comunità montana: sporco e senza veterinario

Carabinieri del Nas (foto Ministero della Salute)

Indagine dei carabinieri del Nas su una struttura dalle gravi «carenze igienico-sanitarie» con rischi anche per la salute delle persone. Multa al gestore

PERUGIA – Sporcizia, erbe infestanti, mancanza del veterinario e rischi anche per la salute delle persone. Questi alcuni dei motivi per cui i carabinieri del Nas di Perugia, a conclusione di accertamenti ispettivi condotti in un «canile della provincia, gestito dalla locale comunità montana, ha sottoposto la struttura, estesa su circa 20.000 mq di superficie, a sequestro amministrativo sanitario con divieto di movimentare animali in entrata».

A darne notizia, il Ministero della Salute. Che sottolinea come il «provvedimento è stato adottato dopo che i militari hanno rilevato gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali tali da non garantire standard minimi di benessere per gli 80 cani ricoverati, quali: assenza di griglie a copertura dei canali di scolo reflui; aree per la sgambatura invase da erbe infestanti e materiale in disuso non pertinente potenzialmente pericoloso per gli animali; infiltrazioni d’acqua nei locali destinati al ricovero degli animali; assenza del veterinario/direttore sanitario; promiscuità tra le aree destinate a canile-sanitario e quelle destinate a canile-rifugio con potenziale trasmissione di zoonosi», malattia infettiva degli animali trasmissibile all’uomo. Al gestore del canile sono state contestate sanzioni amministrative per 500 euro.

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