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Convergenza Pd-M5s, se due consiglieri-rondini fanno primavera

Il Comune di Perugia

Comune di Perugia, Borghesi e Mirabassi insieme con i Cinquestelle chiedono interventi sulla Perugina. Intesa che anticipa svolta nazionale o errore nei tempi e nei modi?

M. Brun.

PERUGIA – Qualcuno ha dubbi sul fatto che l’Umbria sia avanti? E che in tante occasioni sia un vero laboratorio politico nazionale? Eccovi serviti: al Comune di Perugia due consiglieri del Pd (la Borghesi e Mirabassi) chiedono al sindaco di centrodestra di intervenire sulla giunta regionale perché eserciti pressioni per arrivare a una conclusione della vertenza Perugina che salvaguardi ognuno dei lavoratori coinvolti.

Cosa c’è di strano? Primo: i due consiglieri sono del partito (il Pd) che, nonostante il tracollo elettorale, esprime ancora la presidenza della Regione e i principali vertici dei responsabili dello sviluppo economico, a cominciare da quelli di Sviluppumbria.
Secondo: sull’iniziativa dei due consiglieri Pd si sono fiondati anche gli esponenti del Movimento Cinquestelle. Qualcosa di più di una convergenza, quasi un segnale politico. Si tenga presente che la convivenza nell’Assemblea regionale tra la delegazione M5s e la giunta regionale è invece ai limite della reciproca sopportazione.
Borghesi e Mirabassi avranno il ruolo di colombe della pace, che portano il ramoscello di ulivo nel becco? O hanno semplicemente sbagliato tempi e modi della loro uscita? C’è una via umbra alla convergenza Pd-M5s o è solo un equivoco?

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